la setta dei poeti estinti

Tre recensioni “facili”, i miei primi libri del 2014

Siamo a metà del primo mese del 2014 e sono già a quota due libri e un racconto lungo. Tre opere capaci di lasciare il segno, ciascuna a modo suo.

Un bellissimo novembre, di Ercole Patti (Bompiani)

La banda Sacco, di Andrea Camilleri (Sellerio)

Ferragosto addio! di Luca Ricci (Einaudi/ebook)

La prima – Un bellissimo novembre – riporta indietro il lettore agli anni dell’adolescenza, quando ancora non si era stati inquinati dalla banalità del mondo, dall’assenza di grandi prospettive, dalla sfiducia strisciante verso il prossimo e l’amore era una scoperta agrodolce. Il tutto nella cornice di Catania, descritta da Patti nei minimi particolari, tanto da avere l’impressione di aggirarsi lungo via Etnea o più giù, verso la Marina.

Il secondo libro è una delle migliori opere lette negli ultimi anni. Confesso anche che è stata la prima di Camilleri cui mi sia avvicinato (in genere fuggo gli scrittori “commerciali”). L’opera racconta la vicenda realmente accaduta della famiglia Sacco – tutti contadini – che per prima, nel 1920, in Sicilia si ribellò alla mafia. In un’epoca in cui le forze dell’ordine e le istituzioni erano “maffiose” per semplice impotenza e mancanza di mezzi – meglio piegarsi che soccombere – e dove i giudici aggiustavano sentenze e ossequiavano i disonesti, credere nella giustizia era più una scommessa che una certezza. Tant’è che da onesta famiglia di contadini quali erano, la famiglia Sacco si ritrovò ad essere additata come “la banda Sacco”. Il tutto raccontato dalla penna di Camilleri che trasmette quel sapore di dialetto.

L’ultima opera è invece un racconto lungo di Luca Ricci, Ferragosto addio!. Chi ci segue anche su Twitter (@SocietyPoets) sa che Luca è uno scrittore che leggiamo spesso e apprezziamo molto. Uno di quelli che meriterebbero molta più notorietà di quella che questa distratta società sa concedere a tanti pur validi autori: per lo più si corre dietro a robaccia come i libri colorati similagenda di Fabio Volo o alle Sfumature di grigio. Ecco: nella letteratura come nella vita, le opere di valore vanno cercate e scovate. I libri e i racconti di Luca fanno parte di questa preziosa categoria. Ferragosto addio!, in particolare, è un racconto sul passaggio dall’infanzia all’adolescenza, sull’incomunicabilità tra persone, sulla scoperta dell’amore, sulla disillusione, sulla mancanza di spessore di tanti adulti e non solo. Il tutto in poco meno di cento pagine e senza banalità. Un racconto da leggere.

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